Negli ultimi mesi sono state spese molte parole sullo sciopero proclamato da ALA – Associazione Libera Associates. Alcune corrette, altre volutamente distorte.
Con questo articolo vogliamo spiegare con chiarezza cosa stiamo facendo, perché lo stiamo facendo e soprattutto chi siamo davvero. E vogliamo affidare questo compito al nostro collega di MXP3 – Valentin:
UN MOVIMENTO CHE PARTE DAL BASSO
Dal 28 Settembre 2025 fino al 10 Gennaio 2026
ALA ha proclamato uno sciopero sindacale che coinvolge i siti Amazon in tutta Italia.
Si tratta di uno sciopero flessibile, pensato per permettere a ogni lavoratore di scegliere come aderire:
da un minimo di 30 minuti consecutivi per turno,
fino all’intera durata del turno,
indipendentemente che il contratto sia full-time o part-time.
LO SCIOPERO NON E’ UN OBBLIGO
ma una scelta di coscienza
In molti magazzini, reparti e turni, sono sempre di più i lavoratori che decidono di fermarsi, anche solo per mezz’ora, per dire una cosa semplice:
VOGLIAMO RISPETTO!!!
Le Motivazioni: Diritti, non Pretese
Le ragioni dello sciopero non sono teoriche, ma concrete. Non parliamo di ideology, ma di quotidianità:
Modalità di timbratura in entrata e in uscita dal luogo di lavoro, come previsto dalle normative, senza costringere i lavoratori a “regalare” minuti e tempo personale non riconosciuto.
Pausa di 30 minuti effettiva, garantita a tutti, indipendentemente dal reparto.
Riconoscimento del “tempo tuta” per chi lavora con equipaggiamenti e dispositivi (figure indirette di processo, RME, AFM, ecc.). Il tempo di vestizione non è tempo personale, è tempo di lavoro.
Applicazione corretta dell’art. 54bis del CCNL per il pagamento della mutua.
Riconoscimento professionale per gli Specialisti di Processo.
Stop alla ghettizzazione dei colleghi sordi e reale inclusività aziendale.
Fine degli abusi su Ferie, Permessi ROL e Permessi Ex Festività.
Trasparenza sui criteri di assegnazione del “Turno Speed” e del “Turno Famiglia”.
Reale job rotation e corretta gestione dei carichi di lavoro.
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro trattate con serietà, non come formalità.
Riconoscimento dei buoni pasto anche nei giorni di ferie, come previsto dalle più recenti pronunce della Cassazione.
Stop agli abusi disciplinari nell’applicazione dell’art. 2106 del Codice Civile.
Nulla di tutto questo è “rivoluzionario”: sono diritti minimi già scritti nel CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione e nelle leggi vigenti.
ALA chiede soltanto che vengano rispettati.
FAKE NEWS E MANIPOLAZIONI: LA VERITA’ DEI FATTI.
In molti siti Amazon stanno circolando voci fuorvianti:
«Lo sciopero è illegittimo.»
«Chi sciopera rischia provvedimenti disciplinari o addirittura il licenziamento.»
Si tratta di false informazioni, spesso diffuse per paura o per convenienza.
L’articolo 40 della Costituzione riconosce il diritto di sciopero e la normativa vigente stabilisce che lavoratori e qualsiasi sigla sindacale può proclamarlo, se esistono motivazioni chiare e una base collettiva di lavoratori che lo sostengono. Non serve avere un “Marchio Storico” per difendere i diritti: serve essere uniti e sapere cosa si sta facendo.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n.11347/2025) ha ribadito che un licenziamento comminato per la partecipazione a uno sciopero legittimo è nullo, anche se lo sciopero non è organizzato da un grande sindacato tradizionale.
ALA rispetta in modo quasi maniacale le procedure previste dalla legge, proprio per proteggere ogni singolo lavoratore che decide di aderire.
La nostra parola d’ordine è una sola: trasparenza.
Spieghiamo le regole, le mettiamo nero su bianco, le pubblichiamo sul sito e restiamo disponibili a rispondere alle domande di chiunque voglia capire meglio. Non chiediamo fiducia al buio: vogliamo che ogni lavoratore possa verificare da sé cosa sta accadendo.
IL NOSTRO PUNTO DI VISTA: da lavoratori a lavoratori.
ALA non è un soggetto calato dall’alto. Non è una struttura distante dalla realtà dei magazzini.
ALA è composta da lavoratori come te, che timbrano ogni giorno, che vivono turni, carichi, difficoltà e stanchezza sulla propria pelle.
È questo che chiamiamo CONDIVISIONE: la forza di una voce che non arriva da un palco, ma dallo stesso piano in cui ti trovi tu. Un collega che ti parla ha un peso diverso da chi non ha mai vissuto il tuo lavoro.
Quando un lavoratore racconta perché ha deciso di aderire allo sciopero, la sua esperienza vale più di qualsiasi slogan.
G.P. – FCO1:«Mi sono fermato 30 minuti, non per protesta fine a sé stessa, ma per rispetto di me stesso.»
A.L. – MXP5:«Non ho paura, perché so di non essere sola.»
Queste non sono frasi inventate: sono pensieri che abbiamo ascoltato in tante chiamate, confronti e messaggi privati.
Sono la prova concreta del SOSTEGNO e della FIDUCIA che molti dei tuoi colleghi stanno già concedendo a questo sciopero.
LO SCIOPERO COME ATTO COLLETTIVO DI DIGNITA’
Lo sciopero ALA non nasce per dividere, ma per UNIRE E COSTRUIRE
È la risposta dei lavoratori a un dialogo che l’azienda continua a rifiutare. È un modo pacifico, legittimo e trasparente per dire basta agli abusi, alle incoerenze e alla mancanza di ascolto.
Ogni partecipazione conta, anche la più piccola. Anche quei 30 minuti che qualcuno definirebbe “insignificanti” fanno la differenza.
La forza dei molti non si misura nel rumore, ma nella costanza:
ogni mezz’ora scioperata è una voce che si aggiunge al coro;
ogni adesione è un tassello che rende più forte l’intero gruppo;
ogni scelta consapevole rompe un po’ di più il muro dell’indifferenza.
LA TRASPARENZA E’ LA NOSTRA RISPOSTA
ALA continuerà a pubblicare documenti, risposte ricevute e tutte le prove della propria correttezza sindacale.
Tutto ciò che facciamo è Visibile e Verificabile. Chi racconta bugie si nasconde, chi dice la verità la mostra.
E noi abbiamo scelto di mostrarla, sempre.
UNISCITI ALLA VOCE DEI LAVORATORI CHE HANNO GIA’ DECISO DI DIVENTARE PARTE DEL CAMBIAMENTO
Se sei un lavoratore Amazon, iscritto o meno a un sindacato, hai il diritto di:
informarti in modo corretto,
scegliere in piena libertà,
partecipare alle forme di mobilitazione collettiva.
Non serve essere “autorizzati” per chiedere rispetto: serve capire che non sei solo.
Più siamo, più siamo forti. Quando la forza appartiene a molti, diventa giustizia collettiva.
Sciopero ALA: migliaia di lavoratori stanno già scegliendo il dialogo e la dignità
Lo sciopero promosso da ALA nasce dal basso, unendo lavoratori di diversi siti e reparti. Non è uno scontro fine a sé stesso, ma un atto collettivo di dignità e trasparenza.
Ogni giorno, sempre più persone scelgono di informarsi, aderire, partecipare alle assemblee e contribuire a costruire un cambiamento reale.
Unisciti a chi ha scelto di farsi ascoltare
Non restare a guardare. Ogni adesione, ogni condivisione, ogni parola conta. La forza dei lavoratori nasce dal numero, ma cresce nella consapevolezza.
Hai aderito allo sciopero o partecipato a un’assemblea ALA? Raccontaci la tua storia. Puoi farlo nei commenti, durante le assemblee o in forma anonima.
La tua voce è parte della nostra forza collettiva.
Ogni volta che condividi questo articolo, aiuti un lavoratore a capire che non è solo. E quando le persone scoprono di non essere sole, iniziano a cambiare le cose.
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ALA è la voce dei lavoratori che non si arrendono.
al via le assemblee NON RETRIBUITE all’esterno dei siti Amazon.
A seguito della chiusura al dialogo da parte di Conftrasporto e Amazon Italia Logistica S.r.l., ALA – Associazione Libera Associates annuncia l’apertura di una tornata di assemblee sindacali non retribuite in tutti i siti Amazon.
Le assemblee si svolgeranno all’esterno dei luoghi di lavoro, nelle aree pubbliche limitrofe agli stabilimenti, e saranno aperte a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro iscrizione ad ALA.
«Poiché l’azienda continua a negare la possibilità di tenere assemblee all’interno dei propri siti – dichiara Massimo Carli, Segretario Generale ALA – abbiamo deciso di portare la voce dei lavoratori all’esterno, nei luoghi dove nessuno può zittirla. Lo sciopero non è un fine – ancorché legittimo – ma il mezzo che Amazon stessa ci ha imposto per farci ascoltare. ALA vuole restituire spazio, parola e dignità ai lavoratori.»
Durante le assemblee, i lavoratori potranno confrontarsi liberamente sui temi che hanno dato origine alla mobilitazione (a titolo esemplificativo e non esaustivo):
trasparenza dei sistemi di timbratura e rilevazione oraria;
rispetto dei 30 minuti effettivi di pausa;
riequilibrio delle prassi disciplinari;
sicurezza, rispetto e pari trattamento di tutti i lavoratori nei luoghi di lavoro.
ALA invita tutti i lavoratori del comparto Amazon a partecipare attivamente, in un clima di confronto civile e costruttivo, per dare forza e partecipazione a una voce collettiva che nasce dai lavoratori e guarda al futuro.
Il calendario completo delle assemblee sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito ufficiale dell’Associazione: www.associazioneliberaassociates.it
ALA tende la mano, Conftrasporto ed Amazon la rifiutano
ALA – Associazione Libera Associates comunica di aver ricevuto, in data 22 ottobre 2025, la risposta ufficiale di Conftrasporto, per conto di Amazon Italia Logistica S.r.l., in merito alla propria nota del 20 ottobre con la quale l’Associazione aveva espresso la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto costruttivo e urgente sui temi oggetto della mobilitazione sindacale in corso.
La risposta dell’associazione datoriale, tuttavia, si è tradotta in una chiusura totale al dialogo, ribadendo che ALA non verrebbe riconosciuta come interlocutore legittimo in quanto non firmataria del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, e rifiutando così ogni forma di incontro con i rappresentanti dell’Associazione.
ALA prende atto con rammarico di tale posizione, che appare incoerente rispetto ai principi di correttezza e buona fede nelle relazioni industriali, e contraddittoria rispetto allo spirito stesso dello sciopero proclamato: un’iniziativa che ha sempre avuto come fine primario quello di riaprire il dialogo e migliorare le condizioni di lavoro nei siti Amazon italiani, non di alimentare conflitti sterili.
«Lo sciopero – dichiara il Segretario Generale Massimo Carli – non è mai stato per ALA un atto ostile – ancorché legittimo – ma uno strumento per richiamare l’attenzione su problematiche reali che meritano ascolto e soluzioni condivise.
Se Conftrasporto e Amazon scelgono la chiusura, si assumono la responsabilità di negare ai lavoratori la possibilità di partecipare al cambiamento attraverso il dialogo.»
ALA ribadisce la propria totale disponibilità al confronto, convinta che solo il dialogo trasparente e il rispetto reciproco possano restituire equilibrio e dignità ai rapporti di lavoro nel settore logistico.
Tutta la corrispondenza intercorsa tra ALA e Conftrasporto è consultabile ai seguenti link:
Piemonte in prima linea: ALA proclama lo sciopero nazionale dei lavoratori Amazon
(dal 28 settembre 2025 al 10 gennaio 2026)
L’Associazione Libera Associates (ALA) annuncia la proclamazione di uno sciopero nazionale che coinvolgerà tutti i siti Amazon in Italia. La mobilitazione parte dal Piemonte, regione che rappresenta la culla di ALA e dei suoi primi insediamenti sindacali, e si estende a livello nazionale con l’obiettivo di dare voce ai lavoratori dell’intera filiera logistica.
Perché lo sciopero
Lo sciopero nasce dalla necessità di contrastare, tra le tante problematiche:
Carichi di lavoro insostenibili e crescente pressione sui ritmi produttivi;
Problemi di sicurezza nei magazzini e mancanza di adeguate tutele per gli addetti;
Orari di lavoro rigidi e penalizzanti, con poca attenzione alla conciliazione vita-lavoro;
Disinformazione e fake news diffuse da parte di alcune sigle sindacali e dell’azienda, volte a screditare la legittimità della mobilitazione.
ALA ribadisce che lo sciopero è stato proclamato nel pieno rispetto delle norme di legge (L. 146/90) e del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, a tutela dei lavoratori e senza alcun rischio di illegittimità.
Il ruolo del Piemonte
Il Piemonte è il cuore di questa iniziativa:
Qui si trovano importanti poli logistici Amazon (Torrazza Piemonte, Vercelli, Agognate Brandizzo, Vercelli) che rappresentano migliaia di lavoratori;
Da qui è nata ALA, con la sua promessa di rappresentanza trasparente, indipendente e libera da compromessi;
Da qui parte il segnale che si estende a tutti i siti nazionali, per dare forza unitaria a chi troppo spesso non si sente ascoltato.
Trasparenza e partecipazione
Fin dal primo giorno ALA ha scelto la trasparenza come principio guida: ogni fase dello sciopero è stata comunicata pubblicamente tramite il sito ufficiale, con documenti e smentite puntuali alle notizie false diffuse da altri attori.
L’obiettivo è chiaro: restituire ai lavoratori la dignità di scegliere, informati e consapevoli.
“L’AZIENDA CON NOI NON VUOLE PARLARE” “LA SITUAZIONE NON FA ALTRO CHE PEGGIORARE“ “NESSUN ALTRO – OLTRE AD ALA – SE NE VUOLE OCCUPARE“ “I LAVORATORI SONO STANCHI DEI SEMAFORI E PIUTTOSTO PREFERISCONO SCIOPERARE”
Dal 28 Settembre 2025 fino al 10 Gennaio 2026
L’Associazione Libera Associates, riapre:
LO SCIOPERO SINDACALE DI 8 ORE OGNI TURNO
(a scelta, a partire da un minimo di 30 MINUTI CONSECUTIVI per turno, ad un massimo di 8 ORE CONSECUTIVE per turno)
MOTIVAZIONI DELLA MOBILITAZIONE
Procedura di Timbratura in entrata ed uscita dal luogo di lavoro ai sensi delle norme vigenti;
Procedura di effettiva fruizione dei 30 minuti di pausa da parte di tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro reparto di appartenenza;
Riconoscimento del cosiddetto “Tempo Tuta” per le mansioni che comportano equipaggiamenti (RME – AFM – Figure indirette di processo) come da norme vigenti;
Reale applicazione dell’art. 54bis (pagamento dei giorni di mutua) del CCNL, così come da recente rinnovo;
Riconoscimento mansioni, nello specifico “Specialisti di Processo”;
Stop alla ghettizzazione dei colleghi sordi;
Corretta applicazione dei principi per il giusto rilascio di Ferie e Permessi Rol ed Ex. Festività;
Valutazione di criteri di concessione “Turno Speed” e “Turno Famiglia”;
Procedure di corretta rotazione sulle mansioni (Job Rotation);
Organizzazione mansioni per insorti problemi di sovraccarico muscolo-scheletrico;
Mancata o tardiva consegna dei giudizi di idoneità;
Corretta gestione delle visite periodiche e straordinarie;
Riconoscimento buoni pasto per i giorni di ferie;
Abuso di potere disciplinare ai sensi dell’art. 2106 c.c.
Igiene e Sicurezza.
DOMANDE E RISPOSTE SULLO SCIOPERO
D: Chi può aderire allo sciopero?
R: Tutti i Lavoratori ISCRITTI e NON ISCRITTI ad un sindacato
D: Quando posso scioperare?
R: Dal 28 Settembre 2025 al 10 Gennaio 2026, a scelta, a partire da 30 minuti consecutivi fino ad un massimo di 8 ore per ogni turno
D: A quali conseguenze vado incontro, se aderisco allo sciopero?
R: Nessuna. Non verranno pagate le ore di sciopero svolte
D: Perdo il buono pasto?
R: Si. Per ricevere il buono pasto giornaliero devi fare massimo 2 ore di sciopero
D: Devo avvisare qualcuno?
R: Non sei obbligato, ma per “correttezza” potresti farlo
D: Cosa faccio se mi viene detto che l’azienda prenderà provvedimenti nei miei confronti se aderisco allo sciopero?
R: Innanzitutto, mantieni la calma! Spesso, chi ti fornisce queste false informazioni è Egli/Essa stesso/a preda di false informazioni.
Sii indulgente… a tutti capita di sbagliare.
Se vuoi sapere veramente come stanno le cose, se davvero ti interessa partecipare allo sciopero e vuoi farti una TUA idea personale sulle motivazioni di questa PROTESTA e sulle motivazioni di ALA, abbiamo preparato per tutti voi un pratico articolo ricco di riferimenti normativi che puoi consultare in autonomia e senza condizionamenti esterni.
La Verità sullo Sciopero: è Legittimo, è il NOSTRO Diritto!
Care lavoratrici e cari lavoratori, negli ultimi giorni alcuni manager e sedicenti sindacalisti stanno diffondendo bugie sul nostro sciopero.
Dicono che sarebbe “illegittimo” o addirittura “illegale”. Non Credeteci!
Queste false informazioni servono solo a seminare paura e a indebolire la nostra mobilitazione.
ALA VI RASSICURA:lo sciopero proclamato è pienamente legittimo e conforme alla legge, e noi non metteremmo mai a rischio i lavoratori con iniziative fuori norma.
❗ Ma non vi chiediamo di fidarvi semplicemente della nostra parola… Ecco i fatti!
Lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione italiana (art. 40)
Significa che OGNI lavoratore può unirsi ai colleghi per difendere i propri interessi, a prescindere da quale sindacato promuova la protesta. In Italia lo sciopero non è monopolio dei “grandi” sindacati: può essere proclamato anche dal più piccolo gruppo di lavoratori di un’azienda.
Non servono “autorizzazioni speciali” o sigle blasonate per esercitare questo diritto: Conta la SOSTANZA!
Quando un gruppo di lavoratori decide insieme di incrociare le braccia per una giusta causa comune, quello è uno SCIOPERO LEGITTIMO a tutti gli effetti. Al di fuori dei servizi pubblici essenziali, non è richiesto alcun preavviso o burocrazia particolare. Dunque, le procedure seguite da ALA sono corrette e in linea con la normativa vigente – chi sostiene il contrario MENTE SAPENDO DI MENTIRE.
🔥 La strategia dietro le false informazioni
Chi parla di “illegalità” vuole solo spaventarvi.
State tranquilli: partecipare a questo sciopero non vi espone ad alcuna sanzione disciplinare.
La legge tutela chi sciopera nel modo giusto e seguendo le regole:è assolutamente vietato licenziare o punire un lavoratore per aver esercitato il suo diritto di sciopero, e lo è ancor di più se lo sciopero si basa su SOLIDE e COMPROVATE MOTIVAZIONI.
Clicca QUI per conoscere il regolamento completo dello sciopero.
La Corte di Cassazione lo ha ribadito di recente (sent. 11347/2025):
“E’ nullo qualunque licenziamento intimato per la partecipazione a uno sciopero, anche se la protesta è avvenuta senza le formalità sindacali ordinarie“.
In altre parole, nessuno può minacciare qualsivoglia tipo di ripercussione perché scioperate in modo legittimo.
🧭 ALA non vi metterebbe mai in pericolo:
TUTTE le nostre azioni di lotta sono sempre svolte nel rispetto delle leggi e delle regole.
📣 Perché fidarsi di noi?
Noi di ALA siamo dalla parte della verità e dei diritti.
Vi diciamo le cose come stanno,senza paura, senza edulcorare la pillola per non perdere consensi, senza accettare compromessi (a differenza di qualcun altro).
Sappiamo quello che facciamo e non abbiamo nulla da nascondere (a differenza di qualcun altro):se proclamiamo uno sciopero, potete stare certi che è uno sciopero in piena regola.
🛡️ La nostra promessa rinnovata
Non lasciatevi ingannare da chi tenta di dividerci con la paura.
Insieme, uniti e consapevoli, difendiamo i nostri diritti fino in fondo!
Avanti tutta, senza tentennamenti e senza paura.
Abbiamo rinnovato le nostre diffide nei confronti di chi esercita impropriamente la propria influenza per condizionare la Vostra libertà di scelta.
Se queste condotte non cesseranno IMMEDIATAMENTE, ALA procederà con ogni azione utile a difendere la libertà sindacale, in ogni sede.
🥂 Un anno insieme. E questa volta ci conosciamo di persona.
A dodici mesi dalla nascita di ALA, abbiamo deciso di creare uno spazio semplice e conviviale per incontrarci, confrontarci e ringraziare chi ci ha dato fiducia.
“L’AZIENDA CON NOI CONTINUA A NON PARLARE LE ISTITUZIONI CONTINUANO A TACERE LA SITUAZIONE CONTINUA A PEGGIORARE NOI CONTINUIAMO A SCIOPERARE”
Dal 15 Giugno 2025 fino al 6 Settembre 2025
L’Associazione Libera Associates, proclama:
SCIOPERO SINDACALE DI 8 ORE OGNI TURNO
(a scelta, a partire da un minimo di 15 MINUTI CONSECUTIVI per turno, ad un massimo di 8 ORE CONSECUTIVE per turno)
MOTIVAZIONI DELLA MOBILITAZIONE
Procedura di Timbratura in entrata ed uscita dal luogo di lavoro ai sensi delle norme vigenti;
Procedura di effettiva fruizione dei 30 minuti di pausa da parte di tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro reparto di appartenenza;
Riconoscimento del cosiddetto “Tempo Tuta” per le mansioni che comportano equipaggiamenti (RME – AFM – Figure indirette di processo) come da norme vigenti;
Reale applicazione dell’art. 54bis (pagamento dei giorni di mutua) del CCNL, così come da recente rinnovo;
Riconoscimento mansioni, nello specifico “Specialisti di Processo”
Corretta applicazione dei principi per il giusto rilascio di Ferie e Permessi Rol ed Ex. Festività;
Valutazione di criteri di concessione “Turno Speed” e “Turno Famiglia”;
Procedure di corretta rotazione sulle mansioni (Job Rotation);
Organizzazione mansioni per insorti problemi di sovraccarico muscolo-scheletrico;
Mancata o tardiva consegna dei giudizi di idoneità;
Corretta gestione delle visite periodiche e straordinarie;
Riconoscimento buoni pasto per i giorni di ferie;
Abuso di potere disciplinare ai sensi dell’art. 2106 c.c.;
Igiene e Sicurezza.
DOMANDE E RISPOSTE SULLO SCIOPERO
D: Chi può aderire allo sciopero?
R: Tutti i Lavoratori ISCRITTI e NON ISCRITTI ad un sindacato
D: Quando posso scioperare?
R: Dal 15 Giugno al 6 Settembre, a scelta, a partire da 15 minuti consecutivi fino ad un massimo di 8 ore per ogni turno
D: A quali conseguenze vado incontro, se aderisco allo sciopero?
R: Nessuna. Non verranno pagate le ore di sciopero svolte
D: Perdo il buono pasto?
R: Si. Per ricevere il buono pasto giornaliero devi fare massimo 2 ore di sciopero
D: Devo avvisare qualcuno?
R: Non sei obbligato, ma per “correttezza” potresti farlo
Invitiamo tutte/i le/i Lavoratrici/tori ad aderire per difendere i nostri diritti.
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